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KRISHNA e Mercurio

✨Mantra di Mercurio: OM BUDHAYA NAMAHA


✨Mercurio nel nostro sistema solare è il pianeta più vicino al Sole (che rappresenta l' aspetto paterno universale), per questo il dio Mercurio era per i romani il messaggero degli dèi.


Anche Krishna in India viene considerato un perfetto messaggero di Dio, così come mercurio.


✨Fanciullo dispettoso, amante instancabile e soave, stratega spietato e datore del più alto vangelo del karma yoga. Ecco la simbologia di Krishna, il dio senza morale che ama di un amore vero e privo di regole.


✨Krishna rappresenta un dio unico nel suo genere, il paradosso dei paradossi.


 Gli esperti ci dicono che il Krishna della tradizione induista è la fusione di varie divinità ancestrali.


 La prima è l'infante divino, la seconda è il divino pastorello, l’amante estatico di dionisiaca memoria, segue poi lo stratega e il consigliere nel momento della battaglia, e infine il maestro del karma yoga in forma umana, colui che ci ha regalato la Bhagavad Gita (poema epico indiano).


✨Il giovane Krishna


L’infante divino, il bambino sacro, colui che ama fare gli scherzi, è una figura archetipica, il trickster junghiano che trascende la morale umana e che – a dispetto dell’essere un semplice bambino – fa bella mostra di forza e di saggezza fuori dal comune; come Ercole che ancora in fasce uccide i serpenti o Gesù che insegnava nel tempio all’età di dodici anni.


Dopo questa fase amorale, Krishna cresce e diviene il bel pastorello che ammalia tutte le donne.


 ✨Il nome stesso Krishna, tra le altre cose, deriva da akarshana, che significa colui che attrae a sé.


 In questo senso rappresenta il polo attrattivo per le anime umane, simboleggiate dalle pastorelle che, benché sposate e obbligate ai doveri mondani della coniugalità, nottetempo non possono negarsi l’estasi di amare ed essere amate dal Divino, da colui che ruba le vesti e quindi spoglia le anime.


✨Egli è uno, eppure si moltiplica per giacere al fianco di ognuna e per danzare con loro nei suoi giochi di amore. Questa è la perfetta metafora del Divino secondo gli induisti: l’Uno che si moltiplica per moltiplicare all’infinito la beatitudine di amare se stesso.


✨Il Krishna adulto


Egli è colui che attrae, dicevamo. Attrae le anime, attrae l’amore, attrae la luce simboleggiata dalle vacche ma attrae anche la conoscenza.


Il Krishna della conoscenza è quello dell’ultima parte della sua vita, il politico, lo stratega, l’auriga e il compagno della battaglia.


 Anche in questo caso, come nel bambino e nel giovinetto, Krishna sembra sconvolgere la morale.


 Tutti si aspetterebbero che Dio metta pace, rifiuti la guerra a ogni costo, specie una battaglia tra consaguinei; e invece egli spinge alla guerra, e non a una guerra allegorica come credeva Gandhi, ma a una vera battaglia tra le forze dell’oscurità e quelle della luce (lui rappresenta le forze della luce).


Qui, Krishna spinge gli eroi a infrangere ogni regola ritenuta sacra pur di vincere: colpire un nemico a terra, mentire, colpire alle gambe.


✨Cosa vuole insegnarci? Che la verità è oltre gli occhi velati della moralità, che l’amore sta anche in un colpo di spade ben assestato, che il progresso può predere l’aspetto della barbarie e solo chi prende rifugio nell’Assoluto compiendo il proprio dovere (non dovere egoico, ma dharmico, cioè in linea con il cuore) può percepire con chiarezza la cosa da farsi.


 ✨La simbologia del dio Krishna lo raffigura col suo flauto ammaliante e la sua piuma di pavone in testa, che rappresenta l’occhio aperto del Divino ma anche la suprema devozione; infatti egli usava pulire i piedi della sua amata con la stessa piuma con cui si adornava il capo.


✨È l’apice verso cui tutta la creazione si dirige, con amore o con odio, danzando o combattendo, ingnorantemente o coscientemente: tutto va a lui e tutto da lui viene accettatto.

 
 
 

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