Vishnu, la figura divina protettrice del mondo e del Dharma - Connesso al pianeta Giove
- Verso di Noi
- 25 nov 2022
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Vishnu è una delle tre divinità che compongono la Trimurti, la triplice forma dell’Essere supremo dell’Induismo, insieme a Brahma e a Shiva.
Nella Trimurti, Brahma ha la funzione di ‘dio creatore’, Vishnu è l’entità deputata alla ‘conservazione e al sostegno della vita nell’universo’, mentre Shiva attiene alla ‘distruzione’, processo indispensabile alla conseguente nuova rinascita.
VISHNU: COLUI CHE CONSERVA E SOSTIENE LA VITA
Vishnu, nella tradizione spirituale induista, è l’emanazione che ha il compito di proteggere e sostenere la vita nell’intero cosmo. Il suo incarico è quello di vigilare sull’intera umanità, proteggendola e preservandola dalle forze negative che tentano di annientarla, facendo in modo di difendere e mantenere la vita per permettere la rinascita dopo la disgregazione dell’universo.
A livello figurativo, Vishnu viene raffigurato con le sembianze di un giovane uomo, dalla pelle blu e dotato di quattro braccia. In ciascuna mano regge quattro elementi distinti: una conchiglia che ricorda i cinque elementi e la nascita della vita, una ruota, simbolo dei cicli dell’esistenza e della sua costante instabilità, la clava simbolo della conoscenza primordiale e dell’essenza della vita individuale e un fiore di loto, che richiama l’energia dalla quale ha preso forma l’universo.
Bisogna sempre ricordare che le varie sfumature della religione induista, dai tratti molto vitali e diversificati, sono la risultante della commistione tra entità divine e liturgie antiche di cui si ha notizia sin dal IV secolo a.C. Alcuni tra gli aspetti caratteristici comuni di questa spiritualità sono ben espressi dalla devozione verso Vishnu in quanto re supremo dell’universo da lui stesso creato, custodito e poi distrutto, oltre alla concezione degli avatara, cioè le varie manifestazioni del dio nella realtà tramite le quali il sovrano può agire a favore del mondo.
Vishnu, termine di traslitterazione inglese usato anche in forma ridotta come Visnu, rappresenta la divinità vedica maschile che riunì diverse altre entità come Prajapati, Narayana, Krsna e Purusa, conquistando nella narrazione del mito del Mahābhārata (uno dei più grandi poemi epici indiani), l’icona di divinità che protegge il mondo, il Dharma, e successivamente interviene anche con la protezione dei suoi fedeli. Il culto di Vishnu vide integrarsi nel tempo anche l’antica venerazione di Vasudeva, e ciò portò l’adorazione di Vishnu ad essere uno dei culti maggiori della religione induista, meglio noto come visnuismo o anche vaisnavaismo, derivante dalla radice sanscrita vaisnava, ovvero ‘devoto a Visnù’ (la versione con accento finale è un altro dei modi con cui viene comunemente identificata questa divinità).
Vishnu in alcuni casi assume nomi diversi e, tra i più conosciuti vi sono: Hari, Narayana o Jagannatha.
All’interno dell’orientamento spirituale vishnuita della religione induista, Vishnu ricopre il ruolo di essere superno, assoluto e generoso che è contemporaneamente sovrumano e connaturato al tutto.
Infatti, se analizziamo il termine Vishnu dal punto di vista etimologico, vediamo che il suo significato è ‘colui che dimora in ogni cosa’. Nella narrazione della letteratura spirituale induista, Vishnu ha una stretta correlazione con la manifestazione degli Avatar (le varie incarnazioni del principio assoluto nella materia con aspetto umano), delegati alla protezione del Dharma e incaricati di proteggere il mondo dalle tenebre a cicli costanti.
Per la sua centralità nell’universo, Vishnu viene posto e associato al cosiddetto ‘palo’ che sorge nello spazio dedicato ai sacrifici, in quanto linea cosmica che mette in collegamento i Deva con la realtà materiale dell’uomo permettendo così la comunicazione tra loro: i Deva donando benedizioni e gli uomini elevando offerte e preghiere.
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